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Il mondo dei manga e dei manhwa è costellato da universi di storie. Alcune senza mezzi termini è emerita spazzatura. Altre invece sono piccole o grandi perle. E queste perle, se necessario, possono brillare come un faro nell’oscurita del mare di immondizia in cui si può incappare. Motivo per cui, se il consiglio dato nella guida ai manga non vi ha convinto o siete alla ricerca di qualcosa di nuovo da leggere, queste 4 opere fanno al caso vostro.

POKEMON LA GRANDE AVVENTURA: UNA BUONA MA NON PERFETTA RIELABORAZIONE DEI GIOCHI

Un videogoco di successo, che a distanza di quasi 30 anni macina ancora guadagni da capogiro. Un anime con uno dei protagonisti più storici dell’animazione. Poteva di certo mancare un manga dallo stile e dai disegni longevi? Ebbene, dal 1997 (2002 in Italia) si può ufficialmente dire di no. Nato dalle penne di Hidenori Kusaka e Satoshi Yamamoto e “benedetto” da Satoshi Tajiri, creatore delle famose creaturine tascabili, per il suo essere la rappresentazione più simile del mondo da lui immaginato, Pokemon la Grande Avventura è appunto una grande avventura da iniziare, ma difficile da continuare in Italia a causa della distribuzione traballante.

La storia riprende le basi dei giochi del momento e la compensa in 2 o 3 volumi su carta di ottima qualità visiva e dall’ottima caratterizzazione di quelli che nei giochi non sono altro che gli avatar di noi giocatori, insieme a qualche personaggio originale come la timida Giallo o il misterioso Smeraldo. Seppur i tempi limitati che ogni arco narrativo può avere a causa del fatto che debbano seguire l’uscita dei giochi su console, le storie non sono fatte più di tanto di fretta e i personaggi umani hanno i loro spazi e le loro evoluzioni caratteriali, sacrificando però lo spazio di molte lotte Pokemon o lo spazio nella trama di questi ultimi.

L’opera rompe di per sè molti tabù di giochi o anime senza molto pudore, quali il limite di Pokemon che un allenatore può possedere, la quantità di mosse che le amate creaturine possono usare o i limiti della violenza e di sangue presenti, non esagerato ma normalmente pari a zero.

Copertina dell’ultimo Arco Narrativo del manga di Nero e Bianco, la quinta generazione dei Pokemon

PLAYER: UNA SCALATA TRA CREATURE FANTASTICHE E SPADE PARLANTI

Nato nel periodo della pandemia dalla mente creativa di Park Jong-Seok e dalla tavola grafica di Oh Hyeon-Jun, il Manhwa di Player è probabilmente una delle migliori opere con cui cominciare a leggere le opere sud coreane.

La storia ruota attorno a Heo Seol-Jin, un ordinario ed emarginato ragazzo delle superiori. Sfruttato dai suoi compagni di classe con la finta pretesa dell’essere amici, l’isekai del giovane inizia con un commento critico ad un opera in un momento di pura disperazione. Dal nulla, si ritrova dentro la medesima opera da lui criticata per volere della divinità di quel mondo, “Arthur”, e dopo essere stato prontamente ucciso viene fatto resuscitare dal suddetto dio e costretto a collaborare con la prima di una lunga serie di alleati: la Ego Sword Excalibur (che se permettete è tra i miei 10 personaggi di fantasia preferiti) con l’obiettivo di scalare la “classifica” di quel mondo e sconfiggere l’attuale “Player” numero 1.

L’opera coreana non è nulla di troppo complesso in quanto trama: Muori. Risorgi. Diventi più forte. Scali i ranghi. Prendi a calci nel sedere il boss di turno. Cena e aperitivo con Dio. Non è brutta sia chiaro. Rimane comunque un prodotto godibile, grazie anche ai suoi personaggi e alcuni elementi dell’ambientazione (o Worldbuilding) come le Ego Weapon, ma non brilla per originalità di trama. Quello però che spicca di più su tutto il resto sono i disegni, dallo stile atipico ma incredibile.

Heo Seoul-Jin ed Excalibur, accompagnati dall’elfa pirocinetoca Kina Lillet.

MY HERO ACADEMIA: MARVEL- CHI SCUSATE?

Nato nel 2016 dalla mente dello sfortunato Kohei Horikoshi, My Hero Academia è diventato negli ultimi anni una dei Battle Shonen giapponesi più famosi del mondo.

L’opera è ambientata in Giappone, in un universo in cui l’80% della popolazione mondiale è dotata di capacità super-umane denominate Quirk. Di tutti questi soggetti, però, la storia si concentra attorno a Izuku Midoriya, un ragazzo che sogna di diventare eroe seppur sia un Quirkless e che vedrà questo sogno prendere finalmente piede con l’incontro con il suo idolo ed eroe numero uno del Giappone: All Might.

La serie è caratterizzata da personaggi facilmente apprezzabili e un worldbuilding alquanto spettacolare, mostrando luci ed ombre di una società in cui essere un eroe è una vera e propria professione, per esempio mostrando licei con corsi da eroi o razzismo verso soggetti con Quirk “mutanti”. Fatevi solo un favore però: state lontani dai prodotti dei fan. O dai fan stessi. O metterete a rischio la vostra sanità mentale.

Izuku Midoriya e All Might nel primo volume di My Hero Academia

THE GREATEST ESTATE DEVELOPER: FATE SPAZIO AL RE DEI MANHWA

Nato e serializzato tra il 2019 e 2021 tramire i coreani Lee Hyunmin e Kim Hyunsoo, The Greatest Estate Developer è uno dei manhwa più famosi degli ultimi anni e probabilmente l’opera più intrigante di quelle presentate in questo articolo e il migliore tra gli Isekai.

La trama ruota attorno a Suho Kim, un ex-militare e operaio coreano che a causa di un incidente finisce dentro il corpo di Lloyd Frontiera, personaggio secondario dell’opera “Knight of Blood and Iron” con l’obiettivo di modificare il destino dei suoi personaggi in meglio.

Tutto di questa serie è degno di nota. Anche lo stile dei disegni che sono la parte “peggiore” dell’opera (paragonati almeno ai disegni di Player). Il worldbuilding è strutturato nei minimi dettagli. La trama è lineare, funzionale ma soprattutto intrigante in certi momenti, come nell’arco narrativo di Cremo. Ma il tratto più stupefacente è il protagonista con le sue mille sfaccettature. Lloyd Frontiera, controllato da Suho Kim, è un uomo perfettamente bilanciato tra principi morale e avarizia, puntando al massimo guadagno con raggiri considerabili quasi onesti da come li imposta ma non esitando a mettersi in prima linea per concetti come la famiglia o la responsabilità. Forse i primi 5 capitoli a primo impatto possono sembrare un mattone, ma fidatevi che ne vale la pena.

Ho già detto abbastanza su quest’opera, ma devo riempire questo piccolo spazio didascalico, quindi…LEGGETEVI THE GREATEST ESTATE DEVELOPER!

Queste dunque sono le opere consigliate quest’oggi. Non molte certo, ma ottime letture chi più chi meno con cui iniziare o continuare a leggere manga o manwha, insieme ad alcune menzioni onorevoli come i romantici Komi Can’t Communicate o My Wife Is From One Thousand Years Ago o classici quali Dragon Ball o Naruto.

Di Giorgio

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